Il Choking: quando lo Sport nuoce alla salute

“Due errori incredibili che hanno spianato la strada al Real Madrid verso la terza Champions League consecutiva, la quarta negli ultimi 5 anni. Un tracollo inspiegabile, nonostante fosse già da tutti considerato come uno dei punti deboli della squadra di Klopp. Solo che nessuno si sarebbe aspettato due erroracci del genere nella partita più importante dell’anno.”

Quanto riportato è un estratto del TPI News datato 27 Maggio 2018 che ha come argomento la sconfitta del Liverpool nella finale di Champions League.
Più nello specifico evidenzia come il tracollo di performance, confermato dai molteplici errori del portiere Loris Karius, sia stato determinante per la qualità della partita vinta dal Real Madrid.
Che nome si può dare a tale “tracollo inspiegabile”? Probabilmente “choking”, ovvero soffocamento.

Nel contesto sportivo il choking si intende come un calo significativo della prestazione atletica in condizioni pressanti.
Tale fenomeno si distingue da altre situazioni di performance fallimentari, come ad esempio una performance sotto la media.


Nel nostro caso, le prestazioni si deteriorano per via del reinvestimento esplicito dell’atleta sull’informazione tecnica, prevenendo l’elaborazione di un’abilità che di solito si esegue automaticamente. L’ansia di prestazione induce l’atleta a concentrarsi sulle parti già apprese dell’atto sportivo, impedendone il naturale fluire automatico, causando il calo della prestazione.


Oppure si elaborano cognizioni legate all’ansia insieme alle informazioni necessarie per l’esecuzione delle abilità, e ciò porta ad una situazione di doppio compito.


Tale deterioramento psicofisico influenza in maniera negativa il breve termine, e può limitare in modo duraturo il livello di realizzazione sportiva, riducendo il benessere soggettivo dell’atleta e distruggendo la sua identità atletica.


Nell’ambito della ricerca si è tentato di individuare le cause, i processi e le variabili che caratterizzano ulteriormente questo fenomeno, dati i pochi risultati certi.
Alcune delle variabili sono riconducibili ad aspetti della personalità. Per esempio è emerso come la qualità della performance sia correlata alla tendenza a reinvestire. In altri termini a focalizzare l’attenzione verso di sé, in particolare in situazioni in cui si è (non esclusivamente) sotto pressione.


Oppure emerge il ruolo potenzialmente determinante della paura della valutazione negativa, ossia l’apprensione e angoscia derivante dalle preoccupazioni di essere giudicati pesantemente da altri. Ciò comporta un aumento significativo dell’ansia competitiva una diminuzione significativa in termini di prestazioni, confermato anche in uno studio che coinvolgeva golfisti di alto livello.

Adottare obiettivi incentrati sui risultati (es: approvazione sociale), una modalità negativa di interpretare l’attivazione fisiologica e la mancanza di aspettative positive nel raggiungimento degli obiettivi, possono contribuire al decadimento della performance.


In un’intervista fatta a Carolina Kostner, alla richiesta di riassumere in un “flash” la sua esperienza di Vancouver del 2010, in cui arrivò sedicesima, affermò:


«Come non affrontare certe gare».
Quindi, che fare per poter affrontare certe gare?
L’atleta, all’interno della propria carriera sportiva, deve saper far fronte a situazioni stressogene quali sono le competizioni, ed il choking è un processo che, oltre ad essere limitante per la performance sportiva, si caratterizza per la sua irreversibilità all’interno della stessa.
Come lo studio prima citato suggerisce, le abilità psicologiche e fisiche richieste per il successo delle prestazioni sotto pressione dovrebbero essere praticate all’interno di situazioni che simulino tali condizioni pressurizzanti.
Inoltre, adottare un approccio orientato sui compiti (ad esempio, utilizzando obiettivi di processo come può essere la gestione della tensione in gara), può risultare utile per da ridurre e prevenire il più possibile situazioni limitanti per l’atleta, in modo tale da favorire il suo benessere, oltre che favorire una performance eccellente.

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